Torta salata primaverile


Pasquetta (quasi) bagnata, Pasquetta fortunata.
Lo scorso lunedì ho passato la giornata ad Orvieto, nonostante il meteo non promettesse niente di buono, i miei amici ed io ci siamo lasciati convincere dalle previsioni di “Enrico il bagnino”. L’ottimismo di riuscire a mangiare all’aperto era supportato soprattutto da chi nel gruppo controlla sempre tutte le previsioni meteo fino a quando non ne trova uno che metta bel tempo. Passate le due ore di autostrada che dividono il mio paese dalla meta scelta, abbiamo lasciato la macchina ai piedi della funicolare con la quale si raggiunge comodamente il paese. Scelta che ci ha poi evitato una buona parte di coda al ritorno verso casa.
Orvieto si arrocca su una rupe di tufo, posizione di rilievo che permette la vista su tutta la vallata dai resti della fortezza di al Albornoz, all’inizio del paese. Il centro, seppure piccolo, ha testimonianze di varie epoche, si passa dai resti Etruschi, agli edifici medioevali. A tale periodo risale la cattedrale di Santa Maria Assunta, che domina la piazza principale del paese, con la sua meravigliosa facciata gotica. Molto suggestivo è anche il pozzo di San Patrizio, voluto da Clemente VII per tutelarsi in caso di assedio della città. E’ costituito da due rampe a senso unico autonome e servite da due diverse porte che consentivano di trasportare l’acqua estratta senza dover ricorrere all'unica via che saliva al paese dalla valle.

La giornata inizialmente piovosa, ci ha comunque concesso degli sprazzi di sole e quindi la possibilità di fare il picnic d’ordinanza. Nonostante Orvieto sia dotata di un’apposita area attrezzata, una persona del posto ci ha invece indirizzato in un bel giardino comunale per niente affollato dove abbiamo imbandito il nostro picnic. Dalla mia cucina provenivano la ormai collaudata focaccia e delle polpettine di carne. Certo non avrebbe sfigurato nemmeno questa torta salata che vi proponiamo oggi, dall’aria primaverile ed adatta ad essere preparata in anticipo ed essere mangiata all’aperto. Il guscio di pasta brisée aromatizzata racchiude all’interno una farcia di ricotta ed agretti.



Torta salata di primavera

Per la pasta briseé
200g di farina
100g di burro
50g di acqua fredda
4g di sale   
qualche rametto di erbe aromatiche fresche (prezzemolo, timo, maggiorana, rosmarino) 

Per il ripieno:
200g di agretti
300g di ricotta
50g di pancetta tagliate a cubetti
1 uovo
1 spicchio d’aglio
sale
olio extravergine d’oliva

Tritate le erbe aromatiche. In una ciotola, lavorate la farina con il burro, creando con l’aiuto delle dita un composto bricioloso. Aggiungete il sale e le erbe aromatiche (1 cucchiaio circa) e mescolate. Infine unite l’acqua, poco per volta e impastate fino ad ottenere un impasto compatto liscio. Coprite l’impasto con della pellicola e fate riposare in frigo per una mezz’oretta. 
Pulite gli agretti eliminando le estremità terrose e sciacquando bene con acqua corrente. Scottateli in acqua bollente leggermente salata. Scolate gli agretti e lasciateli intiepidire. Nel frattempo, in una padella fate soffriggere uno spicchio d’aglio in poco olio, unite la pancetta a tocchetti ed infine gli agretti. Saltateli a fiamma moderata, aggiustate di sale se necessario. Togliete dal fuoco e lasciate intiepidire. Una volta tiepide aggiungete la ricotta e l’uovo. Mescolate in tutto. Stendete la pasta briseé con l’aiuto di un mattarello e rivestite una tortiera leggermente unta o rivestita di carta forno. Unite il ripieno, livellate e ripiegate la pasta in eccedenza sul ripieno per formate un cordoncino. Infornate in forno preriscaldato a 180 °C per 20 minuti circa. Servite tiepida.





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8 commenti:

  1. Deve essere squisita, io adoro le torte salate! :)

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  2. Orvieto è una piccola chicca. Questa torta pure.
    :-)

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    1. Era la prima volta che visitavo Orvieto, sono rimasta piacevolmente colpita e dispiaciuta di non aver fatto in tempo per visitare la parte sotterranea!!

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  3. Buona!!! Gli agretti mi fanno impazzire!!

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  4. W l'ottimismo e W i pic nic con le torte salate!!!

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    1. L'ottimismo da bel tempo alla fine ci ha salvati da un più triste pranzo in casa, quindi W l'ottimismo!

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