L'omelette di Pereira


“Quando entrò nel café Orquìdea erano quasi le tre e il cameriere stava sparecchiando i tavoli. Venga dottor Pereira, disse cordialmente Manuel, per lei c’è sempre un piatto, immagino che non abbia ancora pranzato, è dura la vita dei giornalisti. Eh sì, rispose Pereira, specie per i giornalisti che non sanno niente come non si sa mai niente in questo paese, che novità ci sono? Pare che delle navi inglesi siano state bombardate al largo di Barcellona, rispose Manuel, e che una nave passeggeri francese sia stata inseguita fino ai Dardanelli, sono i sottomarini italiani, gli italiani sono fortissimi con i sottomarini, è la loro specialità. Pereira ordinò una limonata senza zucchero e un’omelette alle erbe aromatiche. Si sedette vicino al ventilatore, ma quel giorno il ventilatore era spento.” 


Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi



Omelette alle erbe aromatiche

Ingredienti
2 uova
timo
maggiorana
basilico
rosmarino
latte

Sbattete energicamente le uova, aggiungete un goccio di latte e aggiustate di sale. Tritate finemente le erbe aromatiche. Scaldate l’olio in una padella antiaderente, versate le uova. Dopo qualche minuto aggiungete il trito, ricordandovi di lasciarne un po’ da parte per decorare. Adesso sicuramente tutti saprete come si fa un omelette, ma io voglio raccontarvelo comunque.
Inclinate la padella verso di voi e fate rapprendere le uova, con un mestolo staccate i bordi, dopodiché inclinate la padella nel senso opposto, in modo da cospargere il composto in tutti gli spazi vuoti.
Prima che l’uovo si rapprenda tutto completamente richiudete a libro e toglietela dal fuoco.
Decorate con un il trito di erbe aromatiche.

P.s se poi l'accompagnate con una bella limonata, potrete davvero calarvi nel personaggio di Tabucchi.


Ogni mese, traendo ispirazione da un libro, vi proporremo un post come questo, fatto di sapori e parole.

9 commenti:

  1. .. Il particolare del posacenere, anche se probabilmente è solo evocativo, lo avrei avitato. Vederlo così vicino al cibo mi risulta disgustoso ma più che altro il fumare non permette di percepire a pieno tutto il sapore delle erbe aromatiche..

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    1. Forse hai ragione, ma ovviamente era solo a scopo evocativo..una volta scattata la foto, il posacenere è stato svuotato mentre la profumatissima frittata è stata velocemente spazzolata!

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  2. ricetta semplice e molto profumata...complimenti!!!
    Si presenta benissimo

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  3. Che ricordi! Un libro da rileggere, non foss'altro che per commemorare Tabucchi scomparso recentemente e respirare un pò di quella Lisbona salazarista, calda e appiccicosa. Grazie per avercela fatta assaporare, posacenere compreso.

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    1. Sono contenta che ti sia piaciuto il post, anche perchè ne seguiranno altri!!:)

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  4. Non vedevo l'ora che arrivasse questa rubrica!Bellissima idea!E avete cominciato alla grande...voglio che sia già il prossimo mese!

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  5. E' un libro che ho adorato e che mi propongo di rileggere presto! Non ho mai provato l'omelette di Pereira, ma ho sempre pensato che sarebbe stato divertente cucinarla ripensando all'atmosfera della Lisbona raccontata da Tabucchi.
    L'avete fatto voi e il risultato è evocativo e buonissimo! Complimenti! Ciao

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  6. uh che bello! vi scopro oggi ( e son pure di zona vostra!) e trovo la ricetta simbolo di uno dei miei libri preferiti!
    che splendida giornata!

    Giulia

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