Pollo alla marengo


Il pollo alla Marengo era nella rosa delle ricette da proporre per il nostro turno di “giudichesse” all’MTChallenge, prima di ripiegare sullo spezzatino del signor pelliccia. Quando Alessandra ci chiese una ricetta del cuore non potemmo non pensare a questa. Perduta nella memoria, voluta e ritrovata. Perduta dalla nonna, che non ci ha mai potuto insegnare a cucinare, voluta da chi l'aveva assaggiata e ritrovata da chi era curioso di assaggiarla per la prima volta.
Non è un piatto delle nostra infanzia, ma è come se lo fosse. È stato preparato nuovamente dopo anni, sulla base dei ricordi e della ricetta trovata sull'Artusi ed ora è un piatto che viene costantemente preparato nella nostra famiglia. Fin dal primo post apparso su "la cucina spontanea" avevamo in mente questa ricetta, ma sono dovuti trascorrere tre anni di esperimenti e nuovi ingredienti per tornare a LA ricetta di casa.
Facendo una ricerca, per trovare informazioni riguardanti l’origine del nome di questo piatto, abbiamo trovato due differenti versioni e due differenti ricette. La ricetta, come noi la conosciamo, è descritta da Pellegrino Artusi nel suo “la scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” dove racconta anche la provenienza del nome, legata a Napoleone e alla battaglia di Marengo. Sembra infatti che questo pollo in umido fosse stato preparato dai cuochi dell’esercito, utilizzando delle galline rubate, per essere servito a Napoleone e ai generali il giorno della battaglia. Si tratta di pollo a pezzi cotto in padella, dopo esser stato rosolato ed infarinato. Il piatto viene poi completato con una spolverata di prezzemolo tritato e del succo di limone.
Con lo stesso nome però viene indicato anche un piatto tipico della cucina piemontese, nel quale il pollo viene cotto in umido insieme ai funghi e ai gamberi di fiume. Si tratta di un piatto molto più ricco rispetto a quello descritto dall’Artusi ma con una storia simile per quanto riguarda la provenienza del nome. Anche in questo caso infatti la sua origine è da ricondurre alla battaglia di Marengo e a Napoleone, che dopo la vittoria gustò questo piatto in un’osteria del paese.


Pollo alla marengo
Ingredienti per 4 persone:

Mezzo pollo circa 600 g
1 bicchiere di vino bianco
1 limone
300 ml di brodo
1 cucchiaio di farina
1 ciuffo di prezzemolo
Olio, sale e pepe


Togliate il collo, le zampe al pollo e tagliatelo a pezzi grossi. Fatelo rosolare in una padella con l’olio, salando e pepando. Una volta rosolata la carne da entrambi i lati, togliete l’unto in eccesso ed aggiungete la farina e il vino bianco. Continuate la cottura a fuoco basso aggiungendo il brodo poco per volta. Ultimata la cottura aggiungete il prezzemolo tritato, spegnete la fiamma e d aggiungete il succo di limone.


4 commenti:

  1. Lo cucinava spesso mia zia e suscita ricordi teneri e malinconici perchè lei non c'è più. Foto strepitose.

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  2. Ci siamo deliziati con lo spezzatino, ma credo che avremmo fatto altrettanto con questa ricetta; qualunque sia la sua origine, infatti, ha un aspetto molto invitante.

    Fabio

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  3. Pollo e polletto, quanto li lo adoro! Cerco sempre ricette nuove e alternative, anche se poi, quando magari si ha meno tempo o meno fantasia, i classici ritornano a fare capolino e non sono meno esaltanti di quelli elaborati.
    Mi piace, un abbinamento ottimo, soprattutto quel profumo del limone e i continui giri in padella: bella ricetta!

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  4. Mi sarebbe piaciuta anche questa, come proposta MTC! In casa mia il pollo piace, eccome se piace, e questa ricetta semplice e gustosa è davvero una manna dal cielo! :)

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