Never give up

venerdì, settembre 25, 2015

Ci piace pensare che il nostro blog possa servire non solo per condividere le nostre vite, le scoperte culinarie e le nostre ricette, ma anche per farci portavoce di un’idea o di un progetto importante. Coscienti di essere solamente una piccola goccia in mezzo al mare, quando è possibile diamo il nostro contributo e il nostro punto di vista. Soprattutto se questo progetto ha a che fare con il mondo del cibo. Così è stato quando abbiamo parlato delle marmellatedi pace o delle nostre giornate sulla buona alimentazione. Lo stesso è successo quando siamo venute a conoscenza del progetto “Nevergiveup”.
NEVER GIVE UP e’ un’associazione senza scopo di lucro formata da un team multidisciplinare di psicologi ed altri professionisti che lavorano per lo studio e la cura dei disturbi del comportamento alimentare. Nevergiveup invita a non arrendersi di fronte ai disturbi alimentari,  tema questo impossibile da trascurabile se si pensa che anoressia e bulimia rappresentano in Italia la prima causa di morte per malattia nella fascia di età 12-25 anni. Questa onlus, presieduta da Stefania Sinesi, psicologa clinica e PhD in Psicologia Dinamica e Clinica, si batte ogni giorno per dare supporto e cura ai ragazzi che hanno difficoltà con il cibo e la forma fisica. A tale scopo si sta prodigando per la creazione di una piattaforma web in grado di essere un punto di incontro e scambio, utile per favorire la possibilità di ricevere aiuto e supporto. Fino ad oggi l’associazione si è appoggiata a forme di autofinanziamento, tra cui il crowdfoundig, ovvero la raccolta di donazioni tramite la rete. Al momento mancano poco più di 9.700 euro per raggiungere il budget necessario per la progettazione e la messa online di questa piattaforma web. La onlus si è affidata alla campagna di raccolta fondi, che si concluderà il 5 ottobre prossimo, alla piattaforma Eppela, nata nel 2011 e prima in Italia in questo settore specifico. Se anche voi volete dare il vostro contributo e partecipare attivamente alla realizzazione di questa nuova opportunità  è possibile farlo attraverso il sito della onlus oppure direttamente tramite quello di Eppela.

Ecco chi ne ha già parlato prima di noi:

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