Il primo freddo


Una volta durante una delle nostre solite conversazioni lunghissime un mio amico ed io finimmo a parlare del tempo, ed io esordii con un tuonante “Nooo, ti prego non parliamo del tempo: è la morte delle conversazioni”. Dopo quella volta, la storia della morte della conversazione la ritira fuori, e inizia a parlarmene per prendermi in giro.
Adesso che mi trovo a parlare delle variazioni climatiche degli ultimi giorni mi sento quasi ad un passo dalla "morte della conversazione", ma stavolta è doveroso.
L’improvviso freddo, anche se ampiamente annunciato da tutti i meteo, arrivato la scorsa settimana mi ha spiazzata: pochi giorni prima, nel pomeriggio giravo con magliette leggere, adesso ho tirato fuori il piumino (e non sto scherzando!).
Non ero pronta dicevamo e per diversi giorni non sono riuscita ad ambientarmi a queste nuove fredde giornate.
Dopo aver (più o meno) fatto il cambio dell’armadio mi sono concessa qualcosa che scaldasse dall’interno, un cibo confortevole da trovare sulla tavola dopo aver corso sotto la pioggia per prendere il treno per tornare a casa.
Questa zuppa la potete preparare anche il giorno prima così da doverla solo riscaldare al ritorno dal lavoro o dall’università, io ho usato funghi prataioli e chiodini, potete usare le qualità che preferite il mio consiglio però è di usarne almeno due qualità per avere un sapere più stratificato.





Zuppa di funghi con timo, chiodini e briciole di pane

Ingredienti per 4 persone:

390 gr di funghi prataioli
250 gr di chiodini
4 patate medie
500 ml di brodo vegetale
3 fette piccole di pane (la mollica)
1 spicchio d’aglio
1 rametto di timo
Sale

Pulite e tritate i funghi prataioli e 150 gr di chiodini. Schiacciate uno spicchio d’aglio e mettetelo in una pentola con un filo d’olio, dopodiché aggiungete i funghi.
Fate rosolate per una decina di minuti, bagnate con metà del brodo vegetale ed aggiungete le patate sbucciate e tagliate a dadini.
Aggiungete il timo, io ne ho messo un bel rametto, quindi salate.
Portate ad ebollizione, abbassate la fiamma e fate cuocere per 30 minuti. Togliete l’aglio, fate intiepidire e frullate fino ad ottenere un composto liscio.
Intanto in una padella con un po’ di olio fate saltare i rimanenti chiodini (circa 100), aggiungete un pochino di timo e salate. Dopo una decina di minuti aggiungete le briciole della mollica di pane, quando saranno diventate croccanti spengete la fiamma.
Scaldate di nuovo la zuppa, aggiustate di sale e servite adagiandovi sopra i funghi saltati con le briciole di pane. 

9 commenti:

  1. Eheheheheh anche io ho sempre pensato che parlare del tempo significasse la morte della conversazione... però c'è da dire che, da un po' di anni a questa parte, il tempo è davvero diventato matto ed è davvero difficile non rifletterci e parlarne! Sbalzi di temperatura continui, caldo un giorno e freddo l'altro... e poi voglio ben credere che arrivino raffreddori &co. Io sono di nuovo raffreddata, ad esempio! :( Questa zuppa deve essere squisita, una vera coccola... complimenti e un bacio, buona giornata! :)

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    1. Quindi, siamo scusate, possiamo parlare anche del tempo!!Io per fortuna quest'anno non ho ancora beccato nessun malanno..
      La zuppa è davvero buona, poi sarà che io in questo periodo non farei altro che mangiare funghi e zucca!!!

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  2. ciao che bella ricettina! volevo invitarti al mio contest che è iniziato ieri:
    http://dolcementeinventando.blogspot.it/2012/11/la-mia-ricetta-gioiello-il-mio-primo.html
    Spero che parteciperai!!!!
    Ale

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  3. Buongiorno!
    Devo dire che parlare del tempo, non sempre è la morte delle conversazioni, bè in questo caso non lo è affatto dai! :))
    La zuppa è proprio scaldacuore,mi piace molto nella sua semplicità confortante.

    ps. A Roma invece ancora c'è un caldo sorprendente!

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    1. Sono davvero contenta che ti piaccia questa zuppa!!!Per quanto riguarda il tempo nella mia parte di Toscana, il freddo va e viene, oggi ad esempio questa zuppa sarebbe non servirebbe!!

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  4. Lo sai che saranno anni che non mangio chiodini? Con la scusa della casa in Toscana, quindi o porcini o niente. Invece quei funghetti li ricordo così delicati e buoni anche semplicemente sott'olio. Mi piace molto la zuppa che hai preparato: fa pendant con il piumino! Un bacione. Pat

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    1. Capisco che i porcini siano sempre i porcini, però non si può abbandonare così i chiodini, poverini ;)!!un bacio

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  5. Questa zuppa scalda il cuore...la rifarò al più presto!

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