La panina gialla


Ultimamente sto addomesticando Saccaromyces cerevisae. Esserini superefficienti che si danno un gran da fare tutte le volte che si ha a che fare con vino, birra ed pane. Non solo, tengo a bada anche un'intera truppa di batteri lattici che cospirano con i primi per farmi arrabbiare.
Li nutro con cura, mi informo da chi ne sa molto più di me e nel fine settimana mi alleno 
facendo pieghe e pazientando davanti a lunghe lievitazioni.  
In perfetta sintonia con il rapporto odio e amore che è sempre corso tra me e i lievitati, i risultati per il momento sono altalenanti. Ogni tanto lascio a riposo questo consorzio di microrganismi e al lievito madre sostituisco il lievito di birra (che poi sempre del buon saccaromyces si tratta).
In pieno trip da lievitati non potevamo non provare qualcosa anche per Pasqua. La ricetta della panina gialla è una ricetta pasquale della tradizione toscana; aretina per la precisione.
Da noi si usa fare la schiacciata, questa preparazione non la conoscevamo, ma ci ha incuriosite subito. Si tratta di un pane arricchito che tradizionalmente viene accompagnato con le uova benedette. Noi non abbiamo avuto il “coraggio” di provarla con le uova in abbinamento, ma  l’abbiamo trovata perfetta per farci colazione. Abbiamo studiato varie ricette e alcune, come quella del Petroni, riportavano l’uso oltre allo zafferano, che da il colore al pane, anche di altre spezie. L’idea di aggiungere un mix di cannella, noce moscata e chiodi di garofano ci è piaciuta anche se forse la ricetta originale non le prevede.





Panina gialla

Ingredienti 

 300 g di farina 0
 1,5 g di lievito di birra secco
40 ml di olio evo
1 bustina di zafferano
130g di uvetta passa
150 ml di acqua tiepida
30 g di zucchero
mix di cannella, chiodi di garofano, noce moscata (a piacere)

Su una spianatoia mettete la farina e ponetevi al centro lo zucchero e il lievito. Sciogliete la bustina di zafferano nell’acqua ed incorporatela all’impasto. Unite olio, sale, uvetta e il mix di spezie. Impastate fin quando non vi troverete tra le mani una palla liscia. Dopodiché mettetelo a riposare in un recipiente coperto per circa due ore. Date la forma di una pagnotta all’impasto, disponetela in una teglia ricoperta da carta forno e fate lievitare per altre due ore, coperta con un panno.
Trascorso questo tempo, infornate la panina a 180° per circa 30 minuti, o fino a che la superficie non risulti dorata. 






10 commenti:

  1. Che bella!! A Lucca una cosa simile si chiama Pasimata. Buona Pasqua Ragazze!!!
    Un abbraccio Ambra

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo so l'avevo vista sul libro del Petroni!e anche quella mi inspirava non poco...
      Tanti auguri di buona Pasqua anche a te. un bacione

      Elimina
  2. Bella! Non la conosco! Noi ci ingozziamo di ciaccia per Pasqua, che arriva dalle stesse zone.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e io invece sono ignorante sulla ciaccia:è dolce o salata?
      Solitamente a casa nostra facciamo la schiacciata ma per cambiare un po' quest'anno abbiamo voluto provare la panina e ci è piaciuta un sacco!

      Elimina
  3. MI piacciono queste ricette tradizionali (anche se con qualche modifica in corso d'opera.. e io sono sempre pro-spezie)! Ne scopro alcune che non avevo mai sentito, tipo questa!!
    Eh, anche io ho un rapporto un po' conflittuale con il mio lievito madre.. lo amo, eh, ma sono convinta di non essere alla sua altezza :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le spezie le danno un'aroma in più che la rende ancora più buona.
      Per quanto riguarda la pasta madre...magari riuscissi a fare le meraviglie che prepari te mia cara!!!
      buona Pasqua!

      Elimina
  4. adoro scoprire ricette tradizionali, questa non la conoscevo, un abbraccio SILVIA

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a noi piace molto riscoprire le ricette tradizionali!!un abbraccio

      Elimina
  5. sai che quest'anno anche io volevo provarla? poi mi son fatta distrarre dal pan di ramerino! il prossimo anno però ci provo! bella!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Uh grazie Giulia!!Il pan di ramerino noi l'abbiamo rifatto più e più volte, io l'adoro, mi ricorda il profumo che usciva dai forni nel periodo di pasqua quando ero bambina!Così abbiamo voluto cambiare un po', cambiando provincia :)))
      un bacione

      Elimina

Powered by Blogger.