La farinata di cavolo nero dello zio di Pistoia


Secondo post dedicato alla mia regione. Voglio infatti parlarvi di due ingredienti tipici della cucina toscana e di una ricetta che nasce dal loro riuscitissimo connubio. La farinata di cavolo nero è un piatto tipico della zona di Pistoia e Prato, anche se ne esistono molte altre varianti, come il bordatino livornese. Il cavolo nero viene coltivato principalmente in toscana e tra le varietà di cavolo è quella meno conosciuta. Presenta delle foglie allungate e bollose dal colore verde scuro con sfumature bluastre. Dopo le prime gelate, che lo rendono più tenero e saporito, viene raccolto e impiegato principalmente per la preparazione di minestre e zuppe. Si sposa benissimo con i fagioli cannellini, dalla loro unione nascono infatti piatti come la ribollita, i crostoni cavolo nero e fagioli e questa farinata. Tra tutti questi ho deciso di cimentarmi nella farinata, visto che credo sia la pietanza meno conosciuta.
Questa ricetta è arrivata a casa mia grazie ad un famoso zio di Pistoia di cui tante volte mia nonna paterna mi parla.
Questo piatto solitamente ha una consistenza piuttosto liquida, ma nessuno vi vieta di farla un po’ più compatta e affettarla come più vi piace, ottenendo così una farinata versione finger food. A casa mia viene cucinata la sera, ciò che avanza, che nel frattempo ha acquistato una consistenza piuttosto soda, viene poi riproposto il giorno successivo tagliato a pezzi e ripassato in padella.
E’ buona anche così, l’importante è che sia ben calda e insaporita con un po’ di parmigiano e un filo d’olio d’oliva toscano.

Farinata di cavolo nero


Ingredienti

1 mazzo di cavolo nero
2 spicchi d’aglio
500g di fagioli cannellini già cotti
350g di farina di mais bramata
brodo di cottura dei fagioli

Soffriggete in un po’ d’olio i due spicchi d’aglio e in seguito unite il cavolo tagliato a listarelle sottili. Fate stufare aggiungendo eventualmente un po’ di brodo di cottura dei fagioli e a metà cottura unite i fagioli e il brodo rimasto.
Quando comincia a bollire aggiungete la farina di mais un po’ per volta e mescolando per evitare che si formino grumi. Portate a cottura sempre mescolando. Deve risultare piuttosto liquida quindi se il brodo di cottura dei fagioli non dovesse bastare usate del brodo vegetale.
Servite calda con un filo d’olio e una spolverata di parmigiano.


8 commenti:

  1. In Mugello la farinata è un must! La mamma non la fa, ma tutti i miei zii e nonni sì (e ovviamente ce ne danno sempre a pacchi, è buonissima!)
    Non sapevo fosse considerata tipica di Pistoia, anzi credevo fosse proprio della zona di Firenze proprio perchè in casa mia 'ho sempre mangiata.

    Da noi ci sono due varianti: quella così semi-liquida da mangiare al cucchiaio e quella solida tipo polenta da friggere, da tagliare a fette e mangiare fredda (questa in genere va per la maggiore)

    bacio

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    1. Avevo dedotto che fosse tipica di pistoia/prato dopo una ricerca sul web e dopo aver indagato come questa ricetta fosse arrivata in casa mia!A casa della mia mamma, ad esempio, che è della zona di empoli/castelfiorentino non la facevano.Forse è tipica della zone di montagna?Scatta il dibattito..

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  2. Anche da noi valdarno e Arezzo viene fatta ma non è tipicissima, siamo più legati alla ribollita. Da parte mia l'adoro!

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  3. Ciao e benvenute, tanti auguri al vostro neo nato blog!!!
    Sono veneta e non ho molto dimestichezza con questo piatto però sarei molto curiosa di assaggiarlo!!!
    Vi seguo e se vi fa piacere passate a trovarmi.
    A presto

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  4. La preparazione di questo piatto è piuttosto semplice, ti consiglio di provarla!fammi sapere!

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  5. nata in provincia di Pistoia a leggerla mi è venuta in mente nonna quando la faceva ... grazie per i ricordi e complimenti per il blog. se ti va passa da me

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  6. Uno dei miei piatti invernali preferiti! Cavolo nero, fagioli e polenta, non c'è bisogno di altro! Da noi non ne avanzava mai per il giorno dopo ;)

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